Non soddisfa i sindacati il dato della Sardegna relativo agli incidenti sul lavoro. Perché, se è vero che gli infortuni registrati nel 2009 sono diminuiti rispetto all’anno precedente del 5,3%, meno del calo registrato a livello nazionale (e si tratta comunque di 60 infortuni ogni giorno), è vero anche che sono notevolmente aumentati gli incidenti mortali. Il 2009 ha infatti fatto registrare ben 36 morti sul lavoro, oltre il 30% in più dell’anno precedente.
I dati sono quelli presentati a marzo dalla Commissione d’inchiesta sulla Sicurezza sul lavoro del Consiglio regionale della Sardegna. Dati giudicati insoddisfacenti, soprattutto per quel che riguarda il numero di eventi mortali, dai sindacati che puntano il dito contro “l’inefficienza della Regione e l’incapacità di fare azione di coordinamento” come ha detto Marinora Di Biase della Cgil e contro la mancanza di una politica serie di prevenzione e formazione in tutti i settori e in maniera particolare nel comparto dell’agricoltura, quello dove si verifica il maggior numero di infortuni.
Una delle cause della non organicità di queste politiche è, secondo il presidente della Commissione d’Inchiesta, Franco Sabatini, il fatto che il Comitato di coordinamento regionale per la sicurezza sul lavoro, istituito nel 2008, non è ancora stato reso operativo e che di conseguenza i vari enti investiti di poteri e funzioni nella sicurezza del lavoro continuano ad agire ognuno per conto proprio e questo vale anche per le Asl.
Tanta la mancanza di coordinamento che addirittura un finanziamento di 4 milioni di euro non sarebbe stato ancora utilizzato pur essendo previsto il suo investimento per l’ampliamento degli organici delle Asl che dovrebbero operare nei controlli sulla sicurezza. Infine, tutti sono stati concordi sulla necessità di insegnare la sicurezza sul lavoro e negli ambienti di vita fin dalle scuole e nel verificare che programmi in tal senso sono ancora ben poco diffusi. Insomma la strada verso la sicurezza in Sardegna è ancora lunga e difficile e, almeno per ora, costellata di incidenti, anche mortali, al di sopra della media nazionale.