Il Testo Unico per la Sicurezza: un approfondimento sugli “Interpelli”


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Per sua stessa natura il Testo Unico per la sicurezza racchiude in sè di fatto, contenuti e discipline derivanti da una lunga serie di provvedimenti normativi che si sono avvicendati sul territorio nazionale; dall’esordio delle prime leggi in materia di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro del dopoguerra, che in particolare con il DPR 547/55, ed il DPR 303/56 hanno inizialmente dettato le regole tecniche, fino ad arrivare alla legge 626 del 1994, vera e propria rivoluzione in materia di prevenzione, salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Verosimilmente la complessità stessa della materia, l’avvicendarsi di numerosi testi abrogativi, l’evoluzione del panorama tecnico e normativo internazionale, l’insorgenza quasi quotidiana di eventi eterogenei e la pubblicazione di nuove sentenze, hanno dato luogo alla concreta possibilità che possano svilupparsi dubbi e modalità interpretative di alcuni passaggi del testo, così come vere e proprie contraddizioni apparenti, che necessitano di chiarimenti e delucidazioni.

Gli Interpelli

Tale eventualità è stata contemplata fin dall’inizio dal legislatore che ha voluto dare spazio, con l’articolo 12, agli organismi associativi a rilevanza nazionale degli enti territoriali, agli enti pubblici nazionali, alle regioni nonché, di propria iniziativa o su segnalazione dei propri iscritti, alle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori ed i consigli nazionali degli ordini o collegi professionali, di promuovere “interpelli” rivolti a chiarire dubbi di ordine generale sull’applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza del lavoro.

A tale scopo è stata istituita una apposita Commissione per gli interpelli rivolta a ricevere, esaminare ed elaborare risposte sulle domande pervenute che abbiano interesse e rilevanza nazionale; la commissione è insediata presso il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali ed è composta da due rappresentanti del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, da due rappresentanti del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali e da quattro rappresentanti delle Regioni e delle Province autonome; nel caso in cui le domande pervenute siano inerenti ad argomenti di competenza di altri enti, i membri ordinari possono far ricorso alla consulenza esterna di altri enti o amministrazioni pubbliche.

Le risposte agli interpelli vengono via via pubblicate sul Testo Unico, nella apposita sezione in calce, e ne costituiscono parte integrante nelle nuove revisioni, diventando di fatto parte della normativa ed in alcuni casi andando a creare i presupposti per modifiche attuative di alcuni articoli di legge.

 


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