Il Testo Unico sulla Sicurezza: la nascita e gli obiettivi


Testo Unico Sicurezza

Inauguriamo oggi con questo primo approfondimento, una serie nella quale analizzeremo attraverso i singoli articoli, le parti principali del Testo Unico D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81, base, pilatro, primo assoluto riferimento per la normativa italiana sulla sicurezza sul lavoro.

Sicurezza sul lavoro: la storia

Il concetto moderno di “Sicurezza del Lavoro” nasce con la Rivoluzione Industriale e scaturisce nella promozione del primo regolamento generale in materia di prevenzione infortuni emanato nel 1899 ad esclusivo beneficio della classe operaia, così definita: “Coloro che a macchine mosse da agenti inanimati prestano la loro opera”.

Il primo Regolamento generale di disciplina dell’igiene del lavoro ebbe luce nel 1927, ma in generale la normativa di più antica emissione si occupava solo di realtà industriali, mentre gli altri settori produttivi erano inizialmente esclusi.

Le prime leggi in materia di salute e sicurezza estese a diverse ed eterogenee realtà produttive, risalgono agli anni 1955 e 1956, quando vengono emesse due norme fondamentali di prevenzione ed igiene del lavoro: il D.P.R. 27/4/55 n.° 547 Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e il D.P.R. 19/3/56 n.° 303 Norme generali per l’igiene del lavoro.

Gli obiettivi della normativa del tempo erano di natura principalmente oggettiva e tecnologica, in considerazione della natura degli infortuni più frequenti, e con lo scopo di rimuovere le condizioni di pericolo dagli ambienti di lavoro, andando ad intervenire sulle strumentazioni, sugli apparecchi e sulle linee produttive industriali.

Col tempo, l’evoluzione tecnologica e quella normativa, imposero via via sempre maggiori forme di tutela e consentirono di sviluppare risorse tecniche più efficienti e sicure, con il risultato che la natura stessa della tipologia di infortuni si modificò significativamente.

Una piccola rivoluzione in campo normativo si ebbe quindi con il Decreto Legislativo 626 del 1994, che trasferì l’attenzione degli operatori su rischi di natura più soggettiva, finalizzando le misure agli aspetti della prevenzione ed alle responsabilità dei soggetti tenuti a rispettarle.

Testo Unico sicurezza

Tale rivoluzione legislativa e culturale, si completò quindi il 9 aprile del 2008, quando in attuazione dell’art. 1 della legge 3 agosto 2007, n 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, fu approvato il Decreto Legislativo 81, (anche Testo Unico Sicurezza) che abrogava definitivamente buona parte della normativa precedentemente in vigore (tra cui anche la legge 626/94 ed i due decreti presidenziali degli anni ’50), mantenendo invece vive le normative Antincendio, disciplinate dal D.M del 10 marzo 1998 e la disciplina le misure in materia di radiazioni ionizzanti (D.Lgs 230/1995).

Gli sviluppi introdotti con la 626/94 trovano quindi nuovo impulso con il Testo Unico del 2008, con il quale non si è puntato all’elaborazione di norme che prevedessero caso per caso gli interventi tecnici necessari alla tutela della salute dei lavoratori, ma a sviluppare un complesso organico di norme che individua per ogni attività, sia pubblica che privata, un modello organizzativo e dei percorsi omogenei da seguire per raggiungere lo scopo della sicurezza sui luoghi di lavoro.

Il decreto 81/2008, ha l’obiettivo di conferire nuovo slancio agli aspetti della prevenzione e in particolare della formazione, trasferendo il modello autorizzativo precedentemente in vigore ad un concetto più moderno di modello “auto-valutativo” con la logica conseguenza di incentivare meccanismi preventivi e prevenzionali.

 


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