Analisi dei rischi nel processo di fabbricazione di parti in plastica per calzature: una guida pratica al DVR secondo il D.lgs 81/2008


Il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) è un elemento fondamentale nella gestione della sicurezza sul lavoro all’interno delle aziende. Nell’ambito della fabbricazione di parti in plastica per calzature, dove l’utilizzo di macchinari e sostanze chimiche può comportare potenziali rischi per i lavoratori, la redazione accurata del DVR diventa ancora più cruciale. In conformità con il D.lgs 81/2008, che stabilisce le norme per garantire la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, ogni impresa deve effettuare una valutazione dei rischi specifica per le proprie attività. La fabbricazione di parti in plastica richiede l’utilizzo di materiali come PVC, poliuretano e gomma termoplastica, oltre a macchinari quali presse ad iniezione, estrusori e stampanti tridimensionali. Questi elementi possono generare vari rischi legati alla manipolazione delle sostanze chimiche, all’utilizzo degli strumenti o alle condizioni ambientali. La prima fase nella stesura del DVR consiste nell’individuare tutti i possibili fattori di rischio presenti nell’ambiente lavorativo. Nel caso della produzione delle parti in plastica per calzature, si devono considerare aspetti quali: 1. Manipolazione delle sostanze chimiche: è essenziale analizzare gli agenti chimici utilizzati, come solventi, coloranti e additivi. Bisogna valutare gli effetti sulla salute dei lavoratori in caso di contatto diretto o indiretto con tali sostanze, così come le misure di sicurezza necessarie per minimizzare i rischi. 2. Utilizzo dei macchinari: la presenza di macchinari complessi richiede una valutazione dettagliata dei rischi legati all’utilizzo degli stessi. Ad esempio, si devono considerare il rischio di infortuni dovuti a movimenti meccanici delle presse ad iniezione o l’esposizione al rumore prodotto dagli estrusori. 3. Movimentazione manuale dei materiali: il trasporto manuale di materiale grezzo o semilavorato può comportare sforzi fisici e quindi aumentare il rischio di lesioni muscoloscheletriche. È importante organizzare correttamente gli spazi di lavoro e fornire attrezzature adeguate per ridurre questo tipo di rischio. Una volta identificati tutti i fattori di rischio specifici dell’attività produttiva, si procede alla valutazione degli stessi. Questa fase prevede la definizione del grado di probabilità che un evento dannoso si verifichi (ad esempio, alta/media/bassa) e della gravità delle conseguenze (ad esempio, mortalità/lesioni gravi/lesioni lievi). In base ai risultati ottenuti dalla valutazione dei rischi, è possibile stabilire le misure preventive da adottare per ridurre al minimo tali rischi. Queste misure possono riguardare: – L’utilizzo di dispositivi di protezione individuali (DPI) adeguati, come guanti, occhiali o maschere protettive;
– L’implementazione di procedure operative sicure e l’addestramento del personale per garantire una corretta esecuzione delle attività lavorative;
– La manutenzione regolare dei macchinari per evitare malfunzionamenti che potrebbero causare incidenti. Infine, è essenziale monitorare costantemente l’applicazione delle misure preventive e aggiornare il DVR in caso di modifiche significative nell

 


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