Si fa sempre più elevata l’attenzione alle malattie professionali nel nostro paese, non solo da parte del legislatore, che nel Testo Unico ha previsto delle norme di tutela per i lavoratori, ma anche da parte del mondo della ricerca.
Per questo l’Inail anche quest’anno ha deciso di finanziare progetti di ricerca che vadano in questa direzione e che siano fatti da Università o Istituti scientifici. La domanda per essere ammessi al finanziamento scade il prossimo 30 giugno. Le ricerche dovranno essere concentrate in particolare sulla fisiopatologia clinica, in particolare riguardo alle tecnopatie e agli infortuni.
Ancor più in particolare il bando per 2010 prevede attività di ricerca sulle malattie causate dall’esposizione all’amianto, alle onde elettromagnetiche, al radon, alle patologie emergenti in agricoltura e alle malattie neurodegenerative che possano avere causa o concausa nell’attività lavorativa svolta.
La possibilità per l’Inail di indire bandi come questo deriva proprio dalle nuove competenze attribuitegli dal d.lgs 81 del 2008 che le assegna, in coordinazione con il Ministero del Lavoro e l’Ispesl – che per altro secondo la manovra dovrebbe a breve essere accorpato all’Inail – di promuovere e supportare attività di ricerca proprio su infortuni e malattie professionali.
A valutare i progetti che arriveranno entro la scadenza sarà dunque una commissione tecnico scientifica che vede la partecipazione di rappresentati di questi enti e la presenza di due professori universitari di Medicina Legale e Medicina del Lavoro.