Nel corso del Festival internazionale del cinema documentario e di animazione di Lipsia (DOK Lipsia 2018) che si è svolto dal 29 ottobre al 4 novembre 2018, sono stati presentati anche i lavori del concorso storicamente promosso dalla Agenzia Europea per la Salute e la Sicurezza sui luoghi di lavoro, questa volta per la campagna “Salute e sicurezza negli ambienti di lavoro in presenza di sostanze pericolose”.
Le candidature riguardavano lungometraggi su temi relativi ai rischi prevalentemente presenti negli ambienti di lavoro, ma potevano essere affrontati anche argomenti sui diritti dei lavoratori, sulla sicurezza e la salute sia fisica che mentale, e in generale sulle situazioni di difficoltà nei luoghi di lavoro, o sulle conseguenze dei cambiamenti sociali, politici ed economici sul sistema lavorativo.
Il film che si è aggiudicato quest’anno il premio di 5.000 euro e la possibilità di diffondere il proprio lungometraggio attraverso i canali promozionali messi a disposizione da parte dei EU-OSHA è stato “Marina” un lungometraggio tedesco proposto da Julia Roesler.
L’autrice racconta una storia dove la protagonista Marina, una lavoratrice di origine rumena impiegata in Germania in una attività di tipo assistenziale, affronta le difficoltà quotidiane di un lavoratore emigrato dal suo paese in cerca di una occupazione stabile. Attraverso una serie di interviste reali a lavoratrici dell’est Europa, l’autrice racconta la vita dei lavoratori in condizioni simili e le criticità che si trovano a dover gestire una volta trasferiti in un paese straniero.
La giuria, nel riconoscere il premio, ha sottolineato come i membri siano rimasti positivamente impressionati dalle modalità coinvolgenti con cui il film sia stato realizzato, evidenziando come gli interessi e la gerarchia economica giochino un ruolo fondamentale nella vita di chi è alla ricerca di un lavoro e di chi, una volta trovato, ha la difficoltà di mantenerlo.
Il concorso promosso ormai da diversi anni all’interno della rassegna cinematografica di respiro internazionale, è rivolta a sensibilizzare l’opinione pubblica e gli addetti ai lavori, organizzazioni, governi, associazioni ed enti pubblici e privati, sui delicati temi relativi alla salute nei luoghi di lavoro e soprattutto sulle conseguenze che la carenza di benessere lavorativo può generare a livello sia sociale che economico.
Una menzione d’onore è stata riconosciuta a Silvia Bellotti, l’autrice italiana che ha presentato un lavoro dal titolo “Aperti al Pubblico” (Open to the Public”). L’autrice entra con una telecamera che sembra invisibile in un ufficio comunale e osserva gli impiegati che navigano tra documenti, e si interfacciano con il pubblico.
La rassegna cinematografica del 2018 ha raccolto più di 300 lungometraggi provenienti da 50 paesi, attirando oltre 47.000 visitatori interessati agli argomenti che ruotano intorno agli aspetti sociali e agli sviluppi politici europei.
Info: Eu-Osha, vincitori premio cinematografico Ambienti lavoro sani e sicuri 2018