Rapporto Inl vigilanza 2018, i dati sulla sicurezza sul lavoro


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Pubblicato il 18 aprile 2019 dall’Ispettorato nazionale del lavoro il Rapporto annuale dell’attività di vigilanza 2018.

L’azione ispettiva svolta in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro ha riguardato 144.163 aziende. Le aziende presso le quali le verifiche effettuate hanno portato ad accertare illeciti sono state in totale 98.255, con un tasso di irregolarità degli accertamenti rilevati, pari al 70% (+ 5% rispetto al 2017): oltre due aziende su tre risultano quindi irregolari.

Nel corso degli accertamenti sono state contestate complessivamente 31.218 violazioni di cui 26.885 di carattere penale e 4.333 amministrative. Le sanzioni accertate hanno consentito il recupero di premi non versati per un totale di € 1.356.180.092, in aumento del 23% rispetto al 2017.

Degli illeciti contestati con riferimento al D.Lgs. n. 81/2008, il 54% ha riguardato la violazione degli obblighi contenuti nel Titolo IV, in relazione sia alle misure organizzative per la salute e la sicurezza nei cantieri, sia a quelle più specifiche per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni e nei lavori in quota, il 39% delle violazioni è riconducibile all’inosservanza delle disposizioni del Titolo I, sugli aspetti generali di sicurezza (mancata nomina degli RSPP, dei medici competenti, carenze nel DVR), il restante 7% ha riguardato il mancato rispetto degli obblighi sulle valutazioni di rischio specifico, con carenze sulle valutazioni di rischio, spesso inesistenti o incomplete, e sulle mancata adozione delle derivanti misure di prevenzione e protezione.

L’esame della tipologia di illeciti riscontrati conferma la prevalenza delle violazioni connesse alle valutazioni di rischio poco precise, non pertinenti o del tutto assenti. I risultati dei controlli evidenziano la persistente inadeguata attenzione, da parte delle aziende oggetto dei provvedimenti sanzionatori, agli obblighi di carattere generale alla base della tutela del lavoratore, con particolare riferimento alla sorveglianza sanitaria dei lavoratori, ove si registra un tasso di irregolarità pari al 15,36% e agli obblighi di effettuare la formazione dei lavoratori sui rischi specifici con un tasso di irregolarità del 10,47%.

I risultati degli Ispettori INL mettono in evidenza come una maggiore attenzione alla valutazione dei rischi, alla formazione specifica e alle misure di prevenzione possano rappresentare strumenti indispensabili per ridurre il fenomeno infortunistico.

Le ispezioni si sono concentrate anche sugli aspetti di conformità contrattuale dei lavoratori impiegati presso le aziende oggetto dei controlli. Sono stati accertati 42.306 casi di lavoro in nero, con una significativa incidenza nel settore alberghiero, della ristorazione, del commercio, dell’edilizia, degli autotrasporti e dell’agricoltura. In questo ultimo comparto è sempre da mettere in evidenza il fenomeno del caporalato, che ha fatto registrare 5.114 lavoratori irregolari un dato in aumento del 4% circa rispetto all’anno precedente.

Le attività di vigilanza si sono concentrate anche sul fenomeno dei distacchi fittizi e delle somministrazioni irregolari effettuate dalle cooperative. Nel 60% delle cooperative verificate sono stati accertati illeciti relativi alla non corretta qualificazione del rapporto di lavoro, mentre la violazione relative ai distacchi interpositori hanno riguardato 10.887 lavoratori.

Info: Inl, Rapporto annuale attività di vigilanza 2018

 


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