Piano Straordinario biennale sicurezza in cava, Regione Toscana


regione-toscana-sicurezza-caveÈ stato siglato in data 5 luglio 2016 un accordo biennale dal titolo Protocollo di Intesa per la sicurezza del lavoro nelle cave e nelle aziende del settore del marmo del distretto Apuo-Versilles tra la Regione Toscana, le Procure Generali presso le Corti di Appello di Genova e Firenze e le Procure della Repubblica dei Tribunali di Massa e Lucca.

L’accordo, organizzato in nove articoli, punta a promuovere la collaborazione tra gli enti firmatari con l’obiettivo di intensificare i controlli per il contrasto delle violazioni della normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro ed elevare gli standard di sicurezza, introducendo innovazioni tecniche e normative di applicazione specifica nel territorio oggetto dell’accordo.

Il protocollo prevede di intensificare, nel prossimo biennio, il numero dei controlli e delle ispezioni nelle cave e nelle aziende che fanno parte dell’indotto del settore. Lo stanziamento a favore di questo programma è di due milioni di euro, che saranno utilizzati per l’assunzione di venticinque nuovi tecnici del lavoro e di otto geologi ed ingeneri. Ulteriori cinquecento mila euro sono stati messi a disposizione per l’acquisto di automezzi e attrezzature necessarie per l’espletamento dei protocolli e delle azioni di sorveglianza.

Il numero delle ispezioni effettuate nel corso del 2015 è stato di 215 e si stima che, con l’adozione del nuovo piano straordinario, il numero di queste quadruplicherà nel corso dei prossimi due anni con ogni azienda che sarà controllata almeno una volta ogni diciotto mesi e con controlli capillari anche sulle concessioni amministrative, sulla stabilità dei versanti, sull’impatto ambientale e sull’applicazione delle misure previste dalla normativa sulla sicurezza.

Il piano biennale prevede lo sviluppo di piani formativi coordinati (articolo 5) rivolti al personale tecnico e amministrativo su temi riguardanti la sicurezza e la vigilanza sui luoghi di lavoro, e sugli aspetti specifici inerenti le strategie di contrasto delle situazioni di irregolarità del settore estrattivo. Le procure si impegnano anche a favorire gli scambi di comunicazione tra gli organi coinvolti, elaborando modelli organizzativi e procedurali condivisi e uniformi sviluppati sulle buone prassi lavorative e rivolti al raggiungimento delle finalità del protocollo.

Il monitoraggio delle attività in programma (articolo 7), con aggiornamenti periodici nel corso del prossimo biennio, è affidato a un comitato istituito su misura e composto dal Presidente della Giunta regionale, dal Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Genova, dal Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Firenze, dal Procuratore della Repubblica di Massa e dal Procuratore della Repubblica di Lucca; il comitato si riunirà ogni sei mesi e avrà facoltà di apportare miglioramenti e modifiche alle azioni intraprese.

Infine, l’articolo 9 del protocollo apre la possibilità ad altri enti e amministrazioni statali di poter entrare a far parte in diversa misura del piano, anche successivamente all’avvio, previo consenso unanime dei firmatari originali.

Info: Piano sicurezza cave Regione Toscana

 


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