Il termine RSPP, o Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione, è un ruolo fondamentale nel contesto lavorativo italiano. Questa figura ha l’obiettivo principale di tutelare la sicurezza dei lavoratori all’interno dell’ambiente aziendale. Ma quanto può estendersi il suo campo d’azione? Fino a quanti dipendenti può coprire un RSPP datore di lavoro? Scopriamolo insieme.
Che cos’è l’RSPP?
L’RSPP, secondo quanto stabilito dal D.Lgs 81/08, è una figura professionale con specifiche competenze in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Può essere lo stesso datore di lavoro, uno o più lavoratori designati oppure un soggetto esterno all’azienda.
Fino a quanti dipendenti può coprire?
In base alla normativa vigente, il datore di lavoro può assumere il ruolo di RSPP solo se la sua azienda ha un massimo di 30 dipendenti. Tuttavia, ci sono delle limitazioni in base al tipo di rischio presente nell’azienda e alla formazione del datore di lavoro.
Nelle aziende con più di 30 dipendenti è necessario nominare un RSPP esterno o delegare uno o più lavoratori interni a svolgere queste funzioni.
Quali sono le responsabilità dell’RSPP?
L’RSPP, sia che si tratti del datore di lavoro sia che si tratti di una figura esterna, ha numerose responsabilità. Queste includono l’identificazione dei rischi nei luoghi di lavoro, la pianificazione delle misure preventive e protettive da adottare, la formazione dei lavoratori sulla sicurezza sul lavoro e molto altro ancora.
In conclusione, per garantire un ambiente lavorativo sicuro ed efficiente è fondamentale avere un buon RSPP datore di lavoro. Ricorda sempre che sicurezza e benessere dei tuoi dipendenti dovrebbero essere sempre al primo posto.
