Il rumore, in ambienti lavorativi classificato come agente fisico, è un rischio che non può essere trascurato anzi viene considerato una delle principali cause di malattia professionale (fonte Inail).
Che cosa è il rumore?
Il rumore non è altro che energia trasmessa da una fonte all’ambiente circostante. Il rumore viene provocato da oscillazioni di pressione che si trasmettono attraverso un mezzo elastico: solido, liquido o gassoso.
La pressione acustica (rumore) non è altro che la vibrazione delle singole molecole rispetto al loro punto di equilibrio, ha come unità di misura il decibel (dB).
Quali danni può causare l’esposizione al rumore?
I danni che possono essere causati da un’esposizione al rumore possono essere suddivise in quattro categorie:
- traumi all’udito;
- effetti sugli organi di senso;
- effetti fisiologici;
- effetti psicologici;
L’ipoacusia è il danno più noto procurato dal rumore e viene causato da esposizioni continue e croniche a livelli uguali o superiori a 80 dB.
I danni che possono essere riportati all’apparato uditivo dipendono sostanzialmente da tre fattori:
- dall’energia
- dal tempo
- dalla sensibilità dell’orecchio
Chi può valutare il rischio da esposizione a rumore?
Per la valutazione di questo rischio il D.Lgs. 81/08 richiede che: La valutazione deve essere effettuata da personale esperto e competente seguendo le normative tecniche UNI EN ISO 9612:2011 e UNI 9432:2011.
Tutto626.it mette a disposizione professionisti qualificati ed esperti in sicurezza che possono aiutare il Datori di Lavoro nell’individuazione dei fattori di pericolo e nell’elaborazione della valutazione del rischio rumore.
Richiedi il documento di valutazione del rischio a questa pagina: www.tutto626.it/fonometria