Con protocollo 37/0018529, il 2 novembre 2015 è stato pubblicato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali l’interpello n. 08/2015.
A richiedere il parere della Commissione per gli interpelli è stata la CISL nazionale relativamente a due quesiti: il primo sull’applicazione della normativa riguardante la sorveglianza sanitaria e il secondo sui compiti del medico competente.
Gli aspetti sui quali è stato richiesto un chiarimento riguardano:
- il legame tra la richiesta di visita medica da parte del lavoratore e il tipo di lavoro svolto, con riferimento al comma 1, lettera b, dell’articolo 41 del Dlgs 81/08;
- le modalità di espletamento del lavoro da parte del medico competente, con riferimento al comma 1, lettera 1 dell’articolo 25 del Dlgs 81/08 e dunque all’obbligo di visitare i luoghi di lavoro.
La Commissione ha precisato quanto segue:
- I lavoratori possono fare richiesta di visita al medico competente il quale potrà, secondo quanto stabilito dall’articolo 41, valutare se la richiesta è correlata ai rischi lavorativi del settore di appartenenza. La valutazione del medico competente potrà tenere conto anche delle condizioni di salute del lavoratore e del loro possibile peggioramento a causa dello svolgimento delle mansioni lavorative. Alla luce di questo è bene sottolineare che ogni lavoratore ha diritto alla visita medica, fermo restando che il medico competente ritenga la visita necessaria e legata a dei rischi lavorativi.
- Il medico competente, in base a quanto stabilito dall’articolo 25, ha l’obbligo di verificare il luogo di lavoro almeno una volta l’anno in base a quanto riportato nel documento di valutazione dei rischi. Nel caso in cui si presentasse la necessità di visionare con tempistiche diverse il luogo di lavoro, queste devono essere comunicate al datore di lavoro che dovrà opportunamente riportarlo nel documento di valutazione dei rischi.
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