L’approccio normativo da parte del legislatore in tema di Sicurezza nei luoghi di lavoro è stato, sino alla “rivoluzione copernicana” introdotta con la c.d. Legge 626 (rectius d.lgs n. 626 del 19 Settembre 1994), un approccio di tipo pragmatico rivolto più alla prevenzione tecnica e tecnologica riguardo i pericoli presenti nei luoghi di lavoro. Proprio grazie all’introduzione del dlgs 626/94 si è iniziato a ragionare in maniera organica degli aspetti riguardanti la salute e la sicurezza dei lavoratori iniziando a contemplare la specifica formazione dei lavoratori e dei datori di lavoro in merito.
Sulle basi gettate attraverso la c.d. 626 il D.Lgs 81/08 approfondisce la questione “formazione”, facendone il primo pilastro del sistema di prevenzione posto a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.
Nel dlgs 81 appare chiaro come la volontà del legislatore sia quella di responsabilizzare il Datore di Lavoro riguardo tanto alla corretta formazione ed informazione dei lavoratori in merito agli aspetti più importanti legati alla sicurezza negli ambienti di lavoro (artt. 36 e 37) quanto alla corretta valutazione di tutti i rischi (es. artt. 17-28) presenti in azienda.
Vulnus primordiale del decreto 81 così come del suo correttivo (d.lgs 106/09) fu il rimando alle decisioni della Conferenza permanente (da creare attraverso specifici Accordi Stato-Regioni), per tutto quanto concernesse le modalità, la frequenza, i destinatari, i soggetti coinvolti e i soggetti qualificati dell’intero processo di formazione ed informazione.
Soltanto con gli “Accordi Stato Regioni del 21/12/2011”, in vigore dal 26 Gennaio del 2012 inizia a prendere corpo la normativa che riguarda la formazione sui luoghi di lavoro non soltanto con la definizione dei destinatari, della durata dei corsi di formazione, della frequenza degli aggiornamenti, ma soprattutto con l’introduzione di specifici requisiti dei formatori i quali, ora, vengono individuati con criteri selettivi rivolti a garantire professionalità ed uniformità nell’erogazione dei contenuti.
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